BUCA DEL CORNO - ENTRATICO


Vai ai contenuti

Menu principale:


IL TERRITORIO








Il territorio di Entratico è all'ingresso dalla Val Cavallina. Gli antichi abitanti hanno voluto insediarsi non sul fondovalle, esposto alle bizzarrie e agli impaludamenti del Cherio, ma su un poggio ridente di raccolta separatezza circondato da praterie e coltivi e più in alto dominato da boschi che ammantano modesti rilievi collinari.
L'urbanizzazione del fondovalle ha banalizzato e omologato tipologie e stili architettonici cancellando la divisione amministrativa dei paesi contigui, il nucleo storico di Entratico offre invece con la sua collocazione la dignitosa testimonianza di paese rurale che prolunga nei secoli un vivere sobrio e laborioso.
Anche se umile borgo, Entratico ha vissuto le vicende storiche della valle e, ancor prima, preistoriche, grazie alla sua grotta che in qualche modo ha contribuito a ribattezzarlo "il paese della Buca del Corno". Proprio questa curiosità naturalistica ha attirato nei secoli visitatori sconosciuti o noti come Giovanni Maironi da Ponte, gli abati Giuseppe Mangili e Antonio Stoppani e tanti altri portatori di interessi culturali diversi, che hanno perpetuato attraverso i loro scritti il ricordo della grotta.
In tempi recenti, per la sapiente descrizione geografica e geologica del territorio annoveriamo il geologo Rocco Zambelli. Nel capitolo " La storia del nostro territorio" (del volume "ENTRATICO" del 1994) scrive:"
l'ambiente scelto dagli antenati degli abitanti di Entratico è davvero simile ad una scaletta con gradini adatti a passi di giganti. Il fondo scala è bagnato dal Cherio; poi c'è la salita che porta al paese che è posto su un piano poco inclinato, il quale forma la superficie del primo gradino. Più sopra, un'altra salita ripida porta ad un pianoro più elevato e leggermente ondulato, sul fondo del quale si apre la Buca del Corno: ecco secondo gradino. Il terzo pendio porta d'una superficie alta e maggiormente ondulata: occorre un po' di attenzione per distinguere questo pianoro, perché milioni di anni fa là c'era un piano, che le acque hanno profondamente modellato; attualmente esso fa parte del terzo gradino. Il quarto gradino è ancora più alto: esso è formato dalla cima del monte Sega: il solito pendio ripido, e la sommità ondulata. Da tanto tempo la sommità è emersa dall'antico mare, l'acqua l'ha limata notevolmente. Sebbene un po' rovinato dal tempo, questo è il quarto gradino della nostra scaletta. Tre vallette (Val della Colta, Val della Vena e Val dei Brugali) erodendo i canali profondi nei quali scorrono le loro acque, hanno tentato di rovinare la scaletta; ma sono riusciti solo a decorarla."
Le parole dello studioso aiutano a leggere nelle forme fisiche del territorio la sua complessa storia formativa, base per lo svolgersi delle vicende umane creatrici invece degli odierni paesaggi.
Chi si reca alla grotta può godere lungo il percorso di numerose ed arricchenti lezioni di geografia, di geologia e di botanica delle quali il territorio è sintesi eloquente e geloso custode per ogni generazione.

Questo volume è stato pubblicato dall'Amministrazione Comunale nel 1994.
Le parti naturalistiche e quelle di interesse archeologico
del libro sono riportate integralmente in questo lavoro perchè ritenute importanti per la comprensione del contesto nel quale si trova la Buca del Corno.

Panorama di Entratico e del fondovalle visti dall'ingresso della Buca del Corno

Immagine satellitare del territorio di Entratico. Il paesaggio si presenta come un mosaico di ambienti vegetali: boschi di querce e carpini, castagneti, praterie da sfalcio e coltivi. Nel cerchio rosso la posizione della grotta raggiungibile con percorsi diversi e segnalati.

Home Page | PRESENTAZIONE | PREMESSA | IL TERRITORIO | LA GEOLOGIA | LA GROTTA | DOCUMENTI | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu