BUCA DEL CORNO - ENTRATICO


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Zanzucchi G. 1963 - 1

DOCUMENTI > PALEONTOLOGIA

MEMORIE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE NATURALI
E DEL
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI MILANO
Volume XIII - Fase. III
GIORGIO ZANZUCCHI
LE AMMONITI DEL LIAS SUPERIORE (Toarciano)
DI ENTRATICO IN VAL CAVALLINA
(Bergamasco orientale)
Con Cartina geologica, schizzo stratigrafico e 8 tavole fuori testo
Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Parma
col contributo del "Consiglio Nazionale delle Ricerche"
MILANO 1963


PREMESSA
La fauna illustrata mi venne affidata per lo studio nel 1957 dal Prof. SERGIO VENZO, Direttore dell'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Parma, che la raccolse in Val della Colta, circa 300 metri a monte di Entratico, durante i suoi rilevamenti geologici in Val Cavallina e nella zona prealpina del Bergamasco (VENZO 1945, 1949, 1954; DESIO-VENZO, Foglio geol. Bergamo, 1954).
Negli anni 1943-46 la valletta fu oggetto di scavo a scopo industriale (marmo rosso per mattonelle palladiane), che interessò specialmente il Toarciano rosso-violaceo inferiore, in strati più compatti, al contatto col Domeriano bianco. Lo scavo venne poi abbandonato ed i blocchi di calcare marnoso rosso rimasero accatastati nella valletta. Essi erano straordinariamente ricchi di fossili, come pure la cava; per il contenuto marnoso e la conservazione delle ammoniti, quasi sempre allo stato di modello, se si eccettuano quelle col guscio degli strati inferiori a "
Hildaites serpentinum", l'estrazione era facile.
Il prof. VENZO continuò così per vari anni a raccogliere centinaia di campioni, distruggendo quasi tutte le cataste abbandonate di marne rosse. Il nuovo giacimento fossilifero venne da lui indicato sul Foglio geologico Bergamo 1954. La posizione stratigrafica del Toarciano ridotto a meno dì dieci metri, perché strizzato in piega-faglia contro il " Rosso ad Aptici " o gli " Scisti neri barremiani", venne da lui chiarito nella memoria sul Flysch bergamasco (1954), profilo XIX. Da quest'ultimo risultano le condizioni tettoniche generali dell'esiguo lembo rosso ridotto e strizzato sul fianco settentrionale dell'ellissoide anticlinale liassico di Trescore-Zandobbio (profili VENZO XVII-XXII e Tav. IV), In tale memoria S. VENZO (pp. 105-6) portò un primo elenco d'una trentina di ammoniti, un Nautilus e un Atractites, del Toarciano inferiore e medio; mentre gli strati superiori sono laminati, con ammoniti stirate e deformate, o addirittura mancanti per l'elisione tettonica.
In seguito, la raccolta VENZO continuò sino al 1955, quando venne da lui donata al Museo Civico di Storia Naturale di Milano. La sua collezione venne successivamente arricchita dai ritrovamenti del sig. LUIGI TORRI di Caprino Bergamasco, appassionato ricercatore di fossili della zona prealpina lombarda. La collezione TORRI, ceduta al Museo di Milano, venne pure studiata nel presente lavoro. In successive escursioni da me compiute col prof. VENZO stesso, nell'ultimo quinquennio, potei rendermi conto delle condizioni di giacitura dell'affioramento toarciano (fig. 2), raccogliendo qualche altra ammonite e nel contempo dettagliare il rilievo geologico della zona (Cartina a fig. 1). Presentemente il giacimento toarciano di Entratico è esaurito e nella vecchia cava non sì trovano ormai che rare ammoniti frammentarie. Tutta la nuova fauna studiata viene conservata nelle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
Esprimo pertanto al prof. SERGIO VENZO la più viva gratitudine per avermi affidato lo studio di questa bellissima e rara collezione, per avermi accompagnato sul terreno, costantemente guidato, consigliato ed incoraggiato nel lungo lavoro paleontologico. Infine ringrazio la Direzione del Museo Civico di Storia Naturale di Milano e la Presidenza della Società di Scienze Naturali, per aver accolto il mio lavoro nelle presenti " MEMORIE ".
Mi è gradito segnalare, inoltre, per la validissima e competente collaborazione, il Dr. G. PELOSIO, docente di Paleontologia ed Assistente in questo Istituto ed il Dr. G. PINNA, conservatore del Museo di Parma, nonché i tecnici Dr. L. MENOZZI e Geom. R. CAVAZZINI per l'ottima esecuzione delle fotografie e compilazione delle tavole.








Giuseppe Zanzucchi
Autore del presente lavoro, ha studiato i fossili raccolti in Val della Colta dal prof. Sergio Venzo e dal sig. Luigi Torri, un appassionato raccoglitore di Caprino




CONDIZIONI GEOLOGICHE GENERALI (Cartina fig, 1)
In corrispondenza della culminazione assiale - tra il Flysch cretacico- della brachianticlinale liassica di Trescore-Zandobbio, già rilevata da S. VBNZO e incisa trasversalmente dalla Val Cavallina, affiorano i calcari sinemuriani che raggiungono la massima altezza presso il Colle di Zandobbio (m. 459). In questo tratto, la valle è sede di una dislocazione tettonica che abbassò la parte nordoccidentale dell'anticlinale. Altre due fratture subparallele alla valle si trovano ad est di Zandobbio, dove le direzioni degli strati di calcari bianchi sinemuriani cominciano a ruotare leggermente, presentando immersioni a sud con pendenze rapidamente crescenti. Il versante NE dell'anticlinale, si presenta con pendenze più regolari, benché la successione stratigrafica non sia completa per elisione di termini dovuta a laminazioni tettoniche. Una di queste interessa la Val della Colta, piccola valletta sopra Entratico, ed un'altra le pendici sud-occidentali del M. Sega: la prima mette in contatto il Domeriano col Barremiano ; la seconda, il " Sass della, luna " albiano colle arenarie del Santoniano.
La successione stratigrafica normale affiorante nella zona, già descritta da VENZO nel 1954 (pp. 103-113), dal basso in alto, è la seguente :

SINEMURIANO: calcari bianchi subsaccaroidi, in grosse bancate.
DOMERIANO.PLIENSBACHIANO (m 100-120): calcari bianco-grigi o grigio-nocciola con lenti di selce (rari
Protogrammoceras), che passano in basso a calcari rossi, marnosi, rosati - a Crinoidi e talora Rhacophyllites (Geyeroceras) cylindricum, Atractites - ed inferiormente calcari rosati con rare lumachelle a R. cylindricum, Becheiceras bechei, Fymbrilytoceras ecc. (marmo rosa di Zandob-bio-La Selva).
TOARCIANO (m 10-20) : calcari rossi marnosi, talora mandorlati, spesso riccamente fossiliferi (Val della Colta, lembo strizzato della Selva).
DOGGER (15-20 metri): radiolariti rosso-brunastre (talora elise tettonicamente).
MALM (20 metri): "Rosso ad
Aptici" - calcari marnosi e selciosi rossi a Lamellaptycus, Laevaptycus, Belemniti; modelli di Aspidoceras e Perisphinctidi ; numerose Pygope gr. diphioidi (coll. VENZO).
NEOCOMIANO (200 metri) : " Maiolica " - calcari bianchi, compatti, fittamente stratificati e con lenti selciose ; talora contengono piccoli aptici verso 1'alto della serie.
ALBIANO INF.-APTIANO-BARREMIANO SUP. (50 metri circa): "scisti neri" marnosi; inferiormente, lastre calcaree con alternanze marnose scure ad Aconeceras nisum (Aptiano inf.) ; Silesites, Costi-discus ecc, del Barremiano inf.. Queste ammoniti non si trovano nella zona in esame, ma vennero raccolte da S. VENZO-L, TORRI e studiate da V. VIALLI [Nuova fauna ad ammoniti del Barremiano superiore lombardo. Atti Soc. It. Scienze Nat., vol. LXXXVIII, fase. I-II. Milano, 1949] nel Bergamasco occidentale.
ALBIANO (350 metri): " Sass della luna", bancate marnose grigio-ceneri, con rari frustoli vegetali. Nel Bergamasco occidentale, il tratto superiore della serie contiene le Ammoniti (
Desmoceras) illustrate da VENZO nel 1951 [Ammoniti e vegetali albiano-cenomaniani nel Flysch del Bergamasco occidentale. Condizioni stratigrafiche e tettoniche della serie barremiano-turoniana. Ibid. vol, XC. Milano, 1951].
CENOMANIANO (75 metri) : scaglia marnosa rosso-vinata che passa in basso a scisti neri carbonìosi inferiormente con scaglie di pesci. Nel Bergamasco occidentale (zona di Caprino), VENZO vi illustrò alcune ammoniti (
Mantelliceras, Eucalycoceras) e resti vegetali [Ammoniti e vegetali albiano-cenomaniani nel Flysch del Bergamasco occidentale. Condizioni stratigrafiche e tettoniche della serie barremiano-turoniana. Ibid. vol, XC. Milano, 1951].
TURONIANO (400 metri) : arenarie grigie, che a nord del M. Sega (mia Cartina) passano inferiormente a calcari bianchi selciferi, lateralmente a Flysch argilloso-arenaceo.
SANTONIANO-CONIACIANO (800 metri): arenarie con ridotta intercalazione di conglomerati circa a metà.
QUATERNARIO: è rappresentato da lembi ridotti di "ferretto" del Mindel, da morenico e fluvioglaciale del Riss, e da terrazzi del Fluvioglaciale Wurm, che indico sulla Cartina. Le fronti moreniche del Wurm si trovano in Val Cavallina alquanto più a nord e sbarrano il Lago di Endine.
Questa serie è schematizzata da VENZO nella colonna stratigrafica del Quadro II dei suoi Profili tettonici al 20.000 del Flysch cretacico del Bergamasco orientale (1954), nonché nel suo Quadro I (Bergamasco centro-occidentale). I passaggi laterali di facies del Flysch cretacico vengono da lui illustrati nel Quadro a fig. 18 nel testo (p. 71).
Le condizioni geologiche generali del Bergamasco orientale, risultano evidenti nel Foglio geologico Bergamo: tratto meridionale, rilevato da S. Venzo [Foglio Bergamo detta Carta Geologica d'Italia (Tratto meridionale). Roma, 1954.]

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